Rotazione delle colture per combattere le graminacee invernali
Resoconto dell’esperienza di Georges Joya, nell’ambito del progetto Aglae. Ci presenta come sia possibile coltivare senza aratura e in biologico.
Motivazioni
Ho iniziato a convertire la mia azienda all’agricoltura biologica nel 2010. A seguito di questo cambiamento, ho cercato di riprogettare il mio sistema colturale implementando tecniche diverse dal diserbo chimico per la gestione delle infestanti nei miei appezzamenti.
All’inizio della mia conversione praticavo l’aratura e apportavo concimi organici.
Con il passare degli anni, ho iniziato a notare problemi di erosione del mio terreno e un aumento delle infestanti, in particolare dei cardi e della gramigna. Ho quindi riflettuto su un altro sistema di rotazione. Ho prima smesso di arare e ho impiantato dei coperture vegetali affinché il mio sistema fosse autonomo negli apporti di azoto. Per diversificare le colture nel mio sistema e ampliare le mie opportunità economiche, nel 2015 ho deciso di introdurre colture primaverili ad alto valore aggiunto come la lenticchia, il lino e il ceci. Gradualmente ho anche smesso di irrigare e di conseguenza ho ridotto la percentuale delle colture estive nel sistema, sostituendo in particolare la soia con il grano saraceno. Oggi il mio sistema è molto diversificato con numerose colture, il che mi permette di gestire al meglio l’infestazione dei miei appezzamenti.
Messa in pratica
L’alternanza delle colture: un’implementazione progressiva

Implementata dal 2015.
« Ho scelto le colture da mettere in atto secondo i seguenti criteri:
- alto valore aggiunto
- destinate all’alimentazione umana
- adatte ai suoli argillo-calcarei e ai sistemi a secco.
Per questo mi sono basato sull’esperienza delle cooperative e di altri attori del territorio che sviluppano questo tipo di coltura.»
Interessi e punti di attenzione
Interessi
- Buona valorizzazione economica delle leguminose (colture sotto contratto)
- Autonomia in azoto grazie all’introduzione di leguminose
- Riduzione della pressione delle infestanti, in particolare del cardo
- Permette di ridurre la proporzione di colture estive nella rotazione e quindi di ridurre il consumo d’acqua
- Distribuzione del carico di lavoro nel tempo
- Nessun investimento aggiuntivo oltre ai semi
Punti di attenzione
- Nessuna copertura del suolo in inverno perché la distruzione di una copertura primaverile è difficile a causa delle condizioni climatiche in quel periodo dell’anno su un suolo argillo-calcareo
- Finestra di impianto della coltura primaverile breve a causa delle condizioni climatiche in quel periodo dell’anno
I miei consigli per avere successo
- Dimenticare l’idea di avere una copertura invernale restituita durante l’inverno. Si dispone di troppo poco margine di manovra per la restituzione, le argille sono difficili da lavorare e risulta molto più difficile far beneficiare il suolo di una buona esposizione al sole in un periodo relativamente fresco e spesso umido.
- Impiantare la coltura primaverile su suolo asciutto
- Anticipare la rotazione per evitare di avere una copertura da distruggere prima dell’impianto di una coltura primaverile
Le mie prospettive

- Prova di una semina di trifoglio incarnato in combinazione con il farro piccolo
- Impiantare prati di 1-2 anni nel grano tenero o nelle coperture vegetali
Leviers évoqués dans ce système
- Alternanza delle colture
- Zappatura
- Colture associate
- Colture intermedie
- Spostamento della data di semina
- Diserbo meccanico
- Distruzione di una copertura vegetale
- Taglio apicale
- Effetto allelopatico delle piante
- Passaggio della rastrelliera a cieco
- Falsa semina
- Rotazione lunga
- Semina diretta di una copertura vegetale su stoppie
- Lavoro superficiale del suolo dopo il raccolto
I miei risultati
Agroambientale
Diminuzione della pressione delle infestanti
Diminuzione della pressione dei parassiti
Diminuzione della pressione delle malattie
Sociale
Diminuzione del tempo di meccanizzazione
Stabilità rispetto ai periodi di sovraccarico di lavoro
Aumento del tempo di osservazione
Economico
Diminuzione dei costi di meccanizzazione
Aumento del margine netto
Stabilità del costo di implementazione
Il parere del comitato di esperti
Valutazione secondo la grille d'analyse ESR.
Riprogettazione
La protezione integrata richiede una combinazione di tutti i mezzi disponibili che obbligano a una riprogettazione dei sistemi per renderli meno dipendenti dai prodotti fitosanitari. Ciò passa quindi attraverso un approccio che privilegia la prevenzione e la profilassi per mettere le colture nelle migliori condizioni, sfavorendo al contempo i bio-aggressori.

Agricoltore membro della rete DEPHY Ferme, animata dal gruppo Les Bios du Gers – GABB32.


Autore della scheda: Loïc Labidalle.
Data di edizione: 2019.
Allegati e link
- Scheda Aglae pubblicata dalla Chambre d'Agriculture Occitanie https://occitanie.chambre-agriculture.fr/agroenvironnement/agroecologie/aglae/tous-les-temoignages/lalternance-des-cultures-pour-lutter-contre-les-graminees-dhiver/
Matériel évoqué dans ce retour d'expérience
Bioagresseurs évoqués dans ce retour d'expérience