Utilizzare pacciamature o mulch sulla fila in frutteto

Descrizione della tecnica
Informazioni tratte inizialmente dalla Guida per la progettazione di sistemi di produzione frutticola a basso uso di prodotti fitosanitari (2014) / Scheda tecnica n°7 - Per saperne di più vedere link
Principio
Tecnica che consiste nel disporre a livello della fila di impianto materiali che formano una barriera, al fine di limitare lo sviluppo della flora infestante. I materiali utilizzabili sono vari: tessuto non tessuto (materiale plastico, agrotessili, feltri vegetali), bâche plastique, pacciame vegetale (bois raméal fragmenté (BRF), trucioli di legno, corteccia di pino, mulch di sfalcio…). Questa tecnica è un’alternativa al désherbage chimico della fila (con glifosato per esempio).
Dettagli sulla tecnica
La posa di tessuti non tessuti o di teli plastici si effettua con l’ausilio di un srotolatore e di un trattore prima della piantagione, salvo se il dispositivo è previsto in due mezze bande.
Per questo tipo di pacciamatura, è importante diserbare al bordo per prolungarne la durata e rimuoverli prima che siano troppo degradati o sepolti sotto l’erba. Altrimenti, la rimozione sarà difficile.
La messa in opera di pacciami vegetali può avvenire prima o dopo la piantagione con una trinciatrice laterale o uno spandiletame. Nel caso di pacciami vegetali, è importante avere uno spessore sufficiente (10-20 cm) e rinnovarlo in funzione della granulometria e dello spessore della copertura.
Periodo di applicazione
Su coltura impiantata
Scala spaziale di applicazione
Particella
Applicazione della tecnica a...
Tutte le colture : Facilmente generalizzabile. La tecnica può essere applicata a tutte le specie frutticole. Tuttavia, nei frutteti per sidro, dove la raccolta avviene a terra, il pacciame è da evitare a partire dalla terza foglia per rischio di degradazione del pacciame e residui di pacciamatura nella raccolta.
Tutti i tipi di suolo : Facilmente generalizzabile.
Tutti i contesti climatici : Facilmente generalizzabile.
Normativa
Esiste una norma Afnor per le pacciamature biodegradabili. Le pacciamature plastiche seguono la normativa generale sui rifiuti per il loro riciclo.
L’utilizzo di lastre biodegradabili poste a terra intorno alle giovani piante in colture perenni, per facilitare il diserbo sulla fila, è oggetto di una scheda CEPP (azione n°53 : Facilitare il diserbo meccanico sulla fila mediante lastre che proteggono la base delle giovani piante).
Effetti sulla sostenibilità del sistema colturale
Criteri "ambientali"
Effetto sulla qualità dell’aria : In aumento. Emissioni fitosanitarie: DIMINUZIONE
Effetto sulla qualità dell’acqua : In aumento. Pesticidi: DIMINUZIONE.
Assenza o forte limitazione dei diserbanti sia con pacciamatura vegetale, telo plastico o tessuto non tessuto.
Effetto sul consumo di risorse fossili : Variabile. Consumo di energia fossile: VARIABILE
- L’utilizzo del BRF comporta un basso costo energetico salvo se la fonte di approvvigionamento è lontana.
- Le pacciamature in materiali plastici possono creare problemi riguardo ai residui in campo, così come alla raccolta e riciclo in base alla loro biodegradabilità.
Criteri "agronomici"
Produttività : In aumento. L’uso di pacciamature sulla fila permette di evitare problemi di fitotossicità indotti dai diserbanti chimici nei giovani frutteti. Questa tecnica favorisce anche l’aumento della temperatura del suolo all’uscita dall’inverno.
Rispetto al diserbo meccanico, questa tecnica permette di ottenere una resa equivalente. Tuttavia, si osserva un guadagno in vigore e un miglioramento della dinamica di crescita con l’uso di pacciamature.
Fertilità del suolo : Variabile. La messa in opera di pacciamature sulla fila rende difficile l’interramento degli apporti.
Rispetto al diserbo meccanico, i pacciami vegetali favoriscono l’aumento della percentuale di materia organica, la vita del suolo e permettono un miglioramento della struttura del suolo.
L’utilizzo del BRF può provocare il fenomeno della fame di azoto per 1-2 anni. Tuttavia, rispetto al diserbo meccanico, la disponibilità di N è più regolare dopo la decomposizione del BRF.
Stress idrico : In diminuzione. L’uso di pacciamature sulla fila limita l’asfissia radicale dovuta a un eccesso temporaneo di acqua nel campo.
Rispetto al diserbo meccanico, si osserva un miglior mantenimento dello stato idrico del suolo (umidità più elevata in primavera).
L’uso di tessuti non tessuti favorisce la penetrazione dell’acqua limitando così l’evaporazione.
Biodiversità funzionale : Variabile in funzione del tipo di pacciamatura utilizzata. Rispetto al diserbo meccanico, si osserva un aumento dell’abbondanza e della diversità della mesofauna con l’uso di pacciami vegetali.
I teli plastici invece favoriscono lo sviluppo di carabidi ma sfavoriscono i lombrichi.
Criteri "economici"
Costi operativi : Variabile. Il tessuto non tessuto ha un costo di 0,3-0,4 € / m² cioè circa 1500 € / ha (tariffe 2014). Tuttavia, il costo è ammortizzato grazie alla lunga durata di questo materiale (oltre 10 anni se buona manutenzione dell’erba al bordo).
Il telo plastico è meno costoso del tessuto non tessuto e del pacciame vegetale (circa 0,20 € / m²) ma la durata è più breve (2-4 anni massimo).
Costi di meccanizzazione : Variabile. L’uso di pacciami vegetali richiede attrezzature di spandimento adatte e il costo degli apporti è importante.
Criteri "sociali"
Tempo di lavoro : Variabile. L’uso di pacciami vegetali richiede tempo supplementare per interventi di fertilizzazione con mulch organico per apportare azoto in complemento.
Un sistema di irrigazione a goccia sotto telo o telo plastico protetto dagli animali (scoiattoli, cinghiali...) permette di limitare il tempo di intervento per riparare i tubi danneggiati.
Per saperne di più
- Alternative al diserbo chimico degli alberi da frutto. Guida alla protezione ragionata e biologica in Languedoc-Roussillon, Schede tecniche.
- -Camera regionale dell’agricoltura Languedoc-Roussillon collezione SudArbo, Brochure tecnica, 2013 Disponibile su vedere link
- Alternative al lavoro del suolo sulla fila e gestione del suolo in arboricoltura
- -Garcin A., Bussi C., Corroyer N., Dupont N., Ondet S.-J., Parveaud C.-E. Alter Agri, Brochure tecnica, 2012 Dossier Gestione del suolo in AB. Alter Agri, 116, 20. Disponibile su: vedere link
- CTO Produzioni oleicole in agricoltura biologica
- -Afidol 2012 Collezione le guide dell’Afidol, 52-58.
- Guida produzione frutticola integrata 2014
- -Camera regionale dell’agricoltura Paca, Stazione La Pugère. Brochure tecnica, 2014 Obiettivi Info Arbo, 30-32
- La pacciamatura in arboricoltura frutticola: applicazioni e limiti
- -Rapp Raphaël Tech Innov, Brochure tecnica, 2015
Tech Innov n°18 Marzo 2015, 5-7 - Per accedere alla brochure vedere link
- SolAB : Limitare il lavoro del suolo e valutare la fertilità dei suoli in agricoltura biologica
- -Fourrié L., Peigné J., Védie H., Garcin A., Goma Fortin N. Innovations Agronomiques, Articolo di rivista con comitato, 2013 Innovations Agronomiques 30 (2013), 125-138
Parole chiave
Metodo di controllo dei bioaggressori :
Controllo fisico
Modalità d’azione :
Azione sullo stock iniziale
Barriera
Tipo di strategia rispetto all’uso di pesticidi :
Sostituzione
Allegati
S'applique aux cultures suivantes
Favorise les bioagresseurs suivants
Favorise les auxiliaires
Défavorise les bioagresseurs suivants
Défavorise les auxiliaires