Test di qualità del compost.

Da Triple Performance.

Il documento presenta linee guida sui test di qualità del compost, fondamentali per determinarne l'idoneità e ottimizzare il suo utilizzo. Essendo un prodotto naturale, la composizione e le caratteristiche del compost variano a seconda delle materie prime, del processo di compostaggio e della maturità. Per applicarlo correttamente, è importante valutare la qualità tramite semplici test chimici e biologici prima dell'uso.

Vengono illustrati tre test chimici: la misura del pH, della salinità e delle forme di azoto minerale (azoto ammoniacale, nitrati e nitriti). Questi test si eseguono con estratti di campioni di compost e permettono di confrontare i risultati con valori di riferimento, differenziati per uso generale, orticoltura a campo aperto e in serra, secondo la normativa svizzera del 2010.

Oltre ai parametri chimici, sono importanti anche quelli biologici come i test del crescione, al chiuso e all'aperto, che valutano la stabilità e la maturità del compost. Sono inoltre indicati altri parametri di qualità, quali le concentrazioni di P2O5, K2O, Mg, Ca e il contenuto di carbonio, che richiedono analisi di laboratorio specializzate.

Per quanto riguarda l'umidità, è essenziale che il compost abbia il giusto contenuto per favorire l'attività microbica: troppo secco blocca il processo di compostaggio, troppo umido può portare a processi anaerobici, cattivi odori e acidi fito-tossici. Un semplice test del pugno permette di valutare se il compost ha un'umidità adeguata: il compost deve rimanere compatto dopo la spremitura senza sfaldarsi o perdere acqua schizzando via.

Infine, si suggerisce di asciugare i campioni di compost a 105°C per determinare la sostanza secca, elemento fondamentale per molte altre analisi e valutazioni di qualità complessiva del prodotto.


test di qualità del compost. (it)
Numero di pagine: 2
Paesi di destinazione: Svizzera

Punti chiave

La qualità del compost può essere valutata mediante test semplici e mirati
Il documento descrive test chimici (pH, salinità, azoto minerale) e biologici (prova del crescione) che consentono di determinare la qualità del compost prima della sua utilizzazione.
Il rispetto dei valori di pH, salinità e azoto è essenziale per un compost di buona qualità
I parametri come il pH (<7.8-7.5), salinità, e le forme di azoto (N-NH4, N-NO3, N-NO2) devono rispettare soglie specifiche per garantire l'uso sicuro e efficace del compost in diversi contesti agricoli.
Il contenuto di umidità del compost è fondamentale per un’attività microbica efficace
Il 'test del pugno' aiuta a verificare se il compost ha la giusta umidità: troppo secco o troppo bagnato può arrestare il processo di compostaggio o generare odori sgradevoli.
Le analisi di altri nutrienti minerali richiedono laboratori specializzati
Parametri come P2O5, K2O, Mg, Ca e il contenuto di carbonio sono importanti ma richiedono analisi approfondite e sono supportate da linee guida nazionali per l’interpretazione.
La qualità del compost è influenzata dalla materia prima, processo di compostaggio e maturità
Poiché la composizione finale varia, la valutazione della qualità prima dell’uso garantisce il miglior risultato agronomico e la sicurezza ambientale.
Il test del crescione rappresenta un metodo biologico per valutare la stabilità e maturità del compost
Questo test, eseguito 7 giorni dopo la semina, permette di verificare la capacità del compost di sostenere la crescita delle piante e l’efficacia del processo di stabilizzazione microbiologica.

Fonti