Insilamento dei cereali immaturi

L’insilamento dei cereali immaturi è una soluzione di ultimo ricorso quando il campo è infestato da adventices e la coltura non sarà raccoglibile o con una resa troppo bassa, oppure per prevenire l’inquinamento negli anni futuri.
È quindi soprattutto una soluzione profilattica che si mette in atto prima della maturazione dei semi delle infestanti (limitare la ricostituzione dello stock di semi) e che permette una valorisation sia in méthanisation sia in fourrage.
Qual è l’efficacia?
Su parcelle relativamente pulite
L’insilamento della coltura precedente (anno n-1) permette una netta diminuzione del numero di ray-grass per m2, circa 5 volte meno piante rispetto alla modalità di controllo.
Quando si combina l’insilamento con l’aratura, si osservano 10 volte meno ray-grass.

Su parcelle infestate
Esempio di strategia di lotta contro l’inquinamento:
Qui l’impatto è considerato su 2 anni con una rotazione di controllo non insilata. Una modalità con un solo insilamento il primo anno. Poi un insilamento ogni anno. Le colture intercalari (IC) sono gestite in modo simile con due sarchiature.

Risultati
- Effetto moderato sul numero di emergenze (-10 % per un insilamento e -30 % per due colture successive insilate)
- Grande diminuzione dello stock di semi (-41% per un insilamento e -86% di infestanti di graminacee vitali per due insilamenti)

Il numero di emergenze nei primi anni è diminuito poco a causa del numero importante di semi già presenti nel terreno.
Poiché non c’è nessun re-semina di infestanti, dato che tutto viene raccolto prima della maturazione dei semi e che le graminacee tipo ray-grass, vulpin hanno un TAD (Tasso annuale di decadimento) elevato (circa 60/70%), lo stock di semi diminuisce molto rapidamente (-85% per due anni consecutivi di insilamento). L’effetto pulente sulla densità delle infestanti dovrebbe farsi sentire con un ritardo l’anno successivo.
Vantaggi
- Diminuzione immediata e consistente dello stock di semi delle graminacee (in particolare quelle con un TAD superiore al 50 % come il ray-grass e vulpin o il bromo).
- Riduzione del numero di emergenze quando la strategia è pensata a lungo termine (almeno 2 anni).
- Valorizzazione economica possibile (metanizzazione o foraggio) rispetto alla triturazione della coltura.
Svantaggi
- Perdite economiche perché la coltura non viene raccolta. I ricavi di una coltura mietuta sono molto superiori a quelli ottenuti dai foraggi.
- Elevata esportazione di sostanza secca (fino a 10 tonnellate/ha) e quindi possibile perdita di fertilità a lungo termine.
- Possibile compattamento del terreno durante il lavoro di insilamento (a seconda delle condizioni).
Fonti
Questo articolo è stato redatto da Jasmin Razongles, studente ingegnere agronomo in alternanza presso il Centre National d'Agroécologie.