Facilitare il passaggio degli intercettori grazie a un impianto riuscito della vite

Da Triple Performance.
Avere ceppi dritti e allineati facilita l’uso degli attrezzi interceps e limita i danni e i rischi di sradicamento delle piante

Quando si intende utilizzare attrezzi interceps, il buon impianto delle viti è un fattore di successo. Ecco alcuni consigli di piantagione per facilitare il lavoro con attrezzi di diserbo sotto la fila.

Assicurarsi di avere ceppi ben dritti e ben allineati

I ceppi inclinati in avanti rischiano di essere danneggiati o addirittura sradicati perché l’attrezzo arriverà prima del sensore. È inoltre essenziale avere file ben parallele tra loro. Questi due fattori faciliteranno la regolazione degli attrezzi e il loro utilizzo. Si può utilizzare la piantagione con GPS o laser, ad esempio.

Una buona coesione tra le piante e i fili portanti

La pianta deve essere ben solidale al filo portante, il che contribuisce alla rigidità dell’insieme. In caso contrario, la pianta rischia di piegarsi al passaggio dell’attrezzo intercep. Sono utili tutori posizionati davanti e dietro la pianta.

Almeno 80 cm tra due piante di vite

80 cm è il limite minimo da non superare quando si utilizzano attrezzi interceps. Infatti, al di sotto di questa distanza, l’escursione dell’attrezzo e lo spazio per tornare alla posizione iniziale saranno insufficienti. Di conseguenza, trovare la regolazione giusta per diserbare la fila in modo soddisfacente risulterà complicato.

Evitare i pali tra le piante di vite

Per facilitare il passaggio degli interceps, quando si posizionano i pali, si penserà a metterli all’altezza delle piante di vite e, se possibile, si eviterà di avere pali tra due ceppi. Un palo di diametro importante tra due ceppi riduce considerevolmente lo spazio disponibile per il lavoro dell’attrezzo.


Un palo tra due piante di vite poco distanziate può causare difficoltà per l’escursione dell’attrezzo intercep

Non lasciare i fili a terra

Dopo la potatura, l’operatore è portato a abbassare i fili che a volte sono ancora a terra in primavera all’inizio dei lavori di diserbo meccanico. Per evitare di ostacolare il passaggio degli attrezzi interceps, è possibile avere tacche sui pali per evitare di posare i fili a terra. Si raccomanda di avere almeno 40 cm tra il suolo e il filo portante e di posticipare la discesa dei fili dopo il primo intervento di diserbo.

Favorire l’impianto profondo dell’apparato radicale

Le radici superficiali dei ceppi saranno certamente tagliate dal passaggio di un attrezzo di diserbo meccanico. Per questo motivo un radicamento profondo della vite è essenziale per evitare che sia troppo sensibile ai passaggi degli attrezzi interceps. Per favorire l’impianto del sistema radicale della vite, bisogna:

  • Intervenire prima della piantagione preparando il terreno. Si potrà, per esempio, intervenire con un decompattatore di tipo « riper » dotato di denti grossi che non perturbano troppo gli orizzonti del terreno. Si può anche usare un aratro da dissodamento. La scelta dell’attrezzo dipenderà dal tipo di terreno.
  • Pensare a fornire una buona concimazione di fondo prima della piantagione.
  • Favorire il lavoro sotto la fila fin dalla fase di impianto della vite. Durante i primi due o tre anni di impianto della vite, si può intervenire con attrezzi molto sensibili che dispongono di rilevamento elettrico e/o di cancellazione idraulica. Per favorire la rigidità della giovane pianta e proteggerla, è fortemente raccomandato posizionare un tutore su ciascun lato della pianta.

Consigli per le vigne in pendenza

Nelle vigne in pendenza, durante l’impianto, si eviterà di creare gradini. Per quanto riguarda l’orientamento delle file, devono andare nel senso della pendenza e non seguire le curve di livello.

Fonti e riferimenti

CUMA Occitanie, 2018, Diserbo meccanico della vite: scegliere i propri attrezzi interceps. Disponibile su: https://opera-connaissances.chambres-agriculture.fr/doc_num.php?explnum_id=208768

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