Concetto di TAD e aratura: levele per la gestione delle graminacee
L’aratura può ridurre efficacemente le graminacee infestanti nelle grandi colture basandosi su una migliore conoscenza del Tasso Annuale di Decadimento (TAD), indicatore della perdita di vitalità dei semi. Il loietto, con un TAD del 60%, richiede un’aratura almeno ogni 4-5 anni. Un’aratura efficace deve essere verticale, con una profondità di circa 20 cm e realizzata lentamente. La corretta regolazione dell’aratro, in particolare della rasetta, ottimizza l’interramento dei semi fuori dalla zona di germinazione (primi 5 cm).
Concetto di TAD
Il Tasso Annuale di Decadimento (TAD) corrisponde alla percentuale di semi ancora in grado di germinare da un anno all’altro. Ogni anno, il numero di semi vitali diminuisce proporzionalmente al valore del TAD, espresso in % dei semi presenti nel terreno.
Ad esempio, se una specie infestante ha un TAD vicino al 100% (bromo), dopo un anno dalla disseminazione, quasi tutti i semi non sono più in grado di germinare.

Aumento del TAD e lotta contro le graminacee
La maggior parte delle infestanti germina nell’orizzonte 0-5 cm. Al di sotto, solo alcune eccezioni come la avena selvatica sono in grado di svilupparsi.

Conoscere il TAD delle diverse specie infestanti è essenziale per mettere in atto una strategia di gestione delle infestanti.
L’aratura è un potente mezzo per eliminare alcune specie infestanti in caso di infestazione a condizione di rispettare un intervallo di tempo sufficiente tra due arature che sarà definito in base al TAD.

Più il TAD è basso, più bisogna distanziare le due arature. Infatti, bisogna attendere che tutti i semi interrati (abbastanza in profondità da impedire la germinazione, cfr figura 1) durante l’aratura precedente non siano più vitali per evitare di riportarli in superficie in condizioni favorevoli allo sviluppo.
Nello schema sopra sono rappresentati solo i semi vitali di una specie con alto TAD subito dopo il tipo di lavorazione del terreno. In chiaro, lo strato superficiale del terreno in cui la maggior parte delle infestanti può germinare. In scuro, la parte di terreno contenente semi vitali ma non in condizioni di germinare perché troppo profonda.
Il caso del loietto
Il loietto è una delle infestanti più problematiche nei sistemi di grandi colture in Francia, soprattutto a causa delle resistenze che si sviluppano e degli sfasamenti di ciclo (cfr biologia del loietto). È quindi particolarmente importante conoscere e aggiornare le conoscenze sulla sua biologia per adattare le strategie di lotta.
Contrariamente a quanto si pensava prima, il loietto ha un TAD vicino al 60% invece che al 75%. Ciò comporta un aumento dell’intervallo tra due arature se si vuole interrare tutti i semi vitali presenti in superficie, a condizione che non ci siano rivoltamenti/miscelazioni troppo importanti del terreno.
Si consiglia quindi di arare ogni 4/5 anni per combattere efficacemente la popolazione di loietto, rispetto ai 3 anni precedentemente raccomandati.

Regolazione dell’aratro
In base al rapporto tra profondità di lavoro e larghezza della zolla si identificano 3 tipi di aratura:
- Il lavoro verticale : è l’aratura in cui le zolle sono più inclinate verticalmente. Per questo, la profondità deve corrispondere a 3/4 dello spazio tra gli vomeri.
- Il lavoro sdraiato : con una profondità pari alla metà della larghezza della zolla, le zolle saranno più orizzontali.
- Il lavoro intermedio : corrisponde a una via di mezzo tra i due precedenti.

L’aratura ideale
Il più verticale possibile
Questo per evitare di posizionare i residui vegetali sul fondo della zolla. Un’aratura sdraiata favorisce infatti la formazione di una zona di gleizzazione in condizioni umide o la formazione di una zona cava in terreno che si asciuga con materia organica sul fondo della zolla, situazioni difficilmente penetrabili dalle radici della coltura.
In generale, e soprattutto in terreni umidi o che si asciugano, l’aratura verticale evita questo problema e favorisce un buon impianto e sviluppo della coltura, tra l’altro per renderla rapidamente competitiva rispetto alle infestanti.
Profondità media, intorno a 20 cm

L’aratura non deve essere troppo profonda (massimo 25 cm) per non mescolare gli orizzonti aerobici e anaerobici del terreno: la miscelazione degli strati favorisce la fermentazione della materia organica a discapito della sua mineralizzazione. Ma deve interrare i semi superficiali abbastanza in profondità per essere efficace. Si consiglia circa 20 cm per un obiettivo di lotta contro le graminacee.
Velocità lenta, 4-5 km/h
Per permettere un rivoltamento e un interramento efficaci dal punto di vista della gestione delle infestanti, si preferirà una velocità lenta come spiegato nello schema seguente:
La rasetta: la posizione longitudinale dei supporti delle rasette sull’asse (o timone).
Sono possibili tre posizioni:
- Posizione avanzata: ideale per un buon interramento
- Posizione arretrata: ideale per limitare l’intasamento in presenza di molti residui vegetali
- Posizione intermedia: compromesso tra interramento e intasamento
In conclusione
Per un’efficacia massima, serve un’aratura verticale e il meno profonda possibile. Per questo bisogna privilegiare una distanza ridotta tra i vomeri. Poi, procedere lentamente con una rasetta in posizione avanzata (se non ci sono troppi residui da interrare) per ottenere un rivoltamento ottimale e semi infestanti in profondità, fuori dalla loro zona di germinazione.
Fonti
Questo articolo è stato redatto da Jasmin Razongles, studente ingegnere agronomo in alternanza presso il Centre National d'Agroécologie.