Bioeconomia delle foreste (Legambiente, 2024)

Da Triple Performance.

Il documento analizza il ruolo cruciale delle foreste nella tutela ambientale e nella lotta ai cambiamenti climatici, evidenziando l'importanza di una gestione sostenibile, della conservazione della biodiversità e della valorizzazione delle filiere forestali nazionali. La sua finalità è fornire un quadro di strategie politiche, normative, e di intervento per rafforzare la tutela, l'espansione e la resilienza delle foreste italiane, promuovendo la bioeconomia circolare e il rafforzamento del settore forestale come strumenti di sviluppo sostenibile. L'audience di riferimento sono policy makers, stakeholder del settore forestale e ambientale, e enti di ricerca interessati a sostenere un modello di gestione forestale responsabile per raggiungere gli obiettivi europei e nazionali di transizione ecologica.

Introduzione

L'introduzione sottolinea l'importanza delle foreste italiane come patrimonio naturale e le criticità nel loro uso e gestione. Nonostante la loro estensione e ruolo chiave nella mitigazione del cambiamento climatico e nel mantenimento della biodiversità, le foreste sono sottoutilizzate e sottovalutate, con un sistema produttivo fortemente dipendente dall'importazione. La gestione sostenibile e la pianificazione sono ancora insufficienti, e si evidenzia la necessità di politiche europee più coerenti e di un maggiore impegno nazionale.

Panoramica sul patrimonio forestale italiano

Le foreste italiane coprono il 36,7% del territorio, con oltre 9 milioni di ettari di superficie, e rappresentano il secondo maggior patrimonio boschivo europeo. La loro estensione è cresciuta del 4,9% negli ultimi dieci anni grazie all'abbandono delle terre agricole in aree marginali e alla gestione conservativa. La biodiversità è elevata, con circa 117 specie arboree e 23 tipologie forestali. Tuttavia, molte foreste sono vulnerabili a causa di deforestazione, incendi, specie invasive e cambiamenti climatici, che richiedono azioni di gestione e tutela più efficaci.

La Governance in materia forestale

Il quadro normativo si basa sul Testo Unico Forestale (2018) e sulla Strategia Forestale Nazionale. La pianificazione forestale, ancora poco diffusa, comprende strumenti come il Programma Forestale Regionale e il Piano di Gestione Forestale. La normativa ha subito modifiche recenti, come l'esclusione delle autorizzazioni paesaggistiche in alcune aree, per semplificare le procedure, senza compromettere la tutela. Si evidenzia la necessità di una gestione più efficace e di un rafforzamento delle strategie di tutela e pianificazione, con un ruolo più attivo dell'UE.

Le foreste europee

Le foreste europee, che coprono circa il 43,5% del territorio dell'UE, sono in crescita ma risultano in condizioni generalmente peggiorate a causa di cambiamenti climatici, incendi e specie invasive. La strategia UE 2030 punta a migliorare la gestione delle foreste, promuovere la bioeconomia e garantire la tutela delle aree naturali, attraverso incentivi, ripristino e sostenibilità delle filiere forestali. La normativa mira anche a contrastare la deforestazione illegale e a promuovere pratiche sostenibili.

Foreste e rischi naturali

Gli ecosistemi forestali sono soggetti a rischi di origine naturale e antropica, tra cui incendi, tempeste, siccità, inondazioni, parassiti e malattie. Questi eventi danneggiano la biodiversità, i servizi ecosistemici e la produttività delle foreste. L'aumento di eventi estremi, aggravato dal cambiamento climatico, richiede interventi di prevenzione, pianificazione e gestione integrata, con un focus sulla resilienza e sulla riduzione dei rischi.

Foreste e cambiamenti climatici

Le foreste italiane svolgono un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni di CO2 e nella mitigazione del cambiamento climatico, immagazzinando oltre 1.1 trilioni di tonnellate di carbonio. La strategia europea e nazionale puntano a migliorare la gestione sostenibile, aumentare le aree protette e incentivare l'uso del legno sostenibile. La legge europea sui crediti di carbonio e le pratiche di carbon farming sono strumenti chiave per rafforzare questa capacità, contribuendo alla neutralità climatica entro il 2050.

Bioeconomia e foreste: un binomio inscindibile

L'economia basata sulle risorse naturali, o bioeconomia, considera le foreste come risorse rinnovabili fondamentali per produrre alimenti, materiali ed energia in modo circolare e sostenibile. La gestione forestale responsabile e l'uso del legno sono cruciali per ridurre l'impatto ambientale, promuovere il riuso e la sostituzione di materiali inquinanti, e sviluppare bio-prodotti innovativi. La tutela della biodiversità e l'impiego di pratiche come le Nature-Based Solutions sono essenziali per affrontare la crisi climatica e favorire uno sviluppo sostenibile.

Il settore e le filiere forestali nazionali

Il settore forestale italiano presenta criticità come la frammentazione normativa e la dipendenza dall'importazione di materia prima. La filiera legno-arredo, pur essendo un pilastro dell'economia nazionale, importa circa l'80% del legname e ha bisogno di valorizzare le filiere locali e sostenibili. Progetti come il Cluster Nazionale Foresta-Legno promuovono l'integrazione e l'innovazione, con l’obiettivo di rafforzare il Made in Italy e ridurre la dipendenza estera, favorendo pratiche di gestione sostenibile e il riciclo.

Utilizzazioni e dipendenza dall’estero

Le utilizzi forestali italiane sono pari a circa il 2% della superficie, con un prelievo annuo di circa 9 milioni di metri cubi, e la maggior parte del legname proviene dall’estero. La dipendenza dall’importazione (oltre l’80%) accentua i rischi di deforestazione globale e criminalità ambientale. È fondamentale valorizzare le filiere nazionali, promuovere la certificazione sostenibile e sviluppare i prodotti a marchio Made in Italy, oltre a rafforzare le strategie di gestione responsabile del patrimonio forestale.

Gli Accordi di Foresta

Gli Accordi di Foresta sono strumenti giuridici innovativi per promuovere la filiera forestale sostenibile, coinvolgendo pubblici e privati in azioni condivise di conservazione e valorizzazione. Nati nel 2021, favoriscono lo sviluppo di filiere sostenibili, creano occupazione e rafforzano il sistema foresta-legno. La nascita del Cluster Nazionale Foresta-Legno rappresenta un esempio di questa strategia, facilitando il dialogo e la cooperazione tra gli attori del settore.

Il fenomeno degli incendi boschivi nel nostro Paese

Gli incendi boschivi, aggravati dai cambiamenti climatici, rappresentano una minaccia enorme per le foreste italiane, con distruzioni estese e conseguenze sulla biodiversità e sull’economia. La frequenza, la gravità e la diffusione sono aumentate, soprattutto nelle regioni del Mediterraneo. La gestione preventiva, il rafforzamento delle attività di sorveglianza e controllo, e l’adozione di strategie di intervento più efficace sono essenziali per ridurre i rischi e tutelare il patrimonio forestale. È imperativo rafforzare le politiche di prevenzione, le attività investigative e le normative, in modo da contenere questo fenomeno in crescita.

Il ruolo delle foreste urbane nel processo di adattamento ai cambiamenti climatici

Le foreste urbane sono risorse fondamentali per contrastare il riscaldamento globale e migliorare la qualità della vita nelle città. Favoriscono il raffreddamento dell’aria, assorbono CO2, riducono gli inquinanti, regolano il ciclo delle acque e aumentano il benessere dei cittadini. Per sfruttare appieno questi benefici, è necessario pianificare una gestione corretta, preferendo specie autoctone resistenti, promuovendo le infrastrutture verdi, e rafforzando le politiche pubbliche di tutela e ampliamento delle aree verdi urbane.

Le proposte di Legambiente per conservare, rigenerare, ricostruire le foreste

Legambiente propone un piano di interventi per il raggiungimento degli obiettivi forestali al 2030, tra cui potenziare la tutela della biodiversità, aumentare le aree protette, migliorare la conoscenza e il monitoraggio, prevenire i rischi naturali, promuovere le foreste urbane, implementare la pianificazione e le certificazioni, rafforzare i Cluster e favorire la filiera legno. Queste azioni mirano alla sostenibilità, alla tutela della biodiversità, alla lotta ai cambiamenti climatici e al rafforzamento del settore forestale e legno in Italia.

Bioeconomia delle foreste (Legambiente, 2024) (it)
Numero di pagine: 63
Paesi di destinazione: Italia

Punti chiave

La gestione forestale sostenibile è insufficiente nel sistema italiano
Solo il 18% delle superfici forestali è gestito tramite piani forestali e solamente il 10% delle foreste possiede certificazioni di sostenibilità, evidenziando ritardi significativi rispetto agli obiettivi di tutela e gestione responsabile.
L'Italia dipende fortemente dall'importazione di materia prima legnosa
L'80% del fabbisogno nazionale di prodotti legnosi è coperto da importazioni, principalmente da Austria, Francia e Germania, contribuendo alla deforestazione globale e alla criminalità internazionale, e limitando lo sviluppo delle filiere locali.
Cambiamenti climatici e incendi rappresentano le maggiori minacce alle foreste italiane
Aumento di siccità, ondate di calore e incendi boschivi stanno compromettendo la salute degli ecosistemi forestali, con una superficie bruciata in Italia di circa 40 km² nel 2024 e rischi di irreversibilità nelle biodiversità.
Le foreste italiane sono vitali per la mitigazione climatica e la conservazione della biodiversità
Immagazzinano circa 1,24 Gt di carbonio, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla regolazione del clima; tuttavia, la gestione ottimale di questi patrimoni è ancora insufficiente per raggiungere gli obiettivi europei.
Necessità di rafforzare le politiche di tutela e conservazione delle aree di alta naturalità
Attualmente solo l’1% delle foreste italiane sono aree di elevata naturalità e hotspot di biodiversità; è urgente aumentare le aree protette al 30% come previsto dalla Strategia Europea per la Biodiversità 2030.
Il sistema di incentivi e la certificazione sono troppo scarsamente diffusi
Solo il 10% delle foreste italiane è certificato e le politiche di incentivazione alla gestione sostenibile sono carenti, ostacolando la transizione verso pratiche forestali più responsabili e sostenibili.
È fondamentale lo sviluppo di filiere forestali più autonome e sostenibili
L'Italia deve puntare alla creazione di un Cluster Nazionale Legno e alla valorizzazione delle filiere locali, riducendo la dipendenza dall’estero e rafforzando il Made in Italy nel settore forestale.

Fonti